Fantasticheria

Raccolta: Vita dei campi (prima pubblicazione nel 1880; definitiva nel 1897)

Anno di pubblicazione dell’opera: 24 agosto 1879

Riassunto: Questa novella assume la forma di una lunga lettera nella quale l’autore rievoca i pochi giorni che un’elegante signora trascorse con lui ad Aci Trezza. Da ciò trae spunto per riflettere sulla vita e sui valori di questo villaggio di poveri pescatori, paragonarli e contrapporli a quelli del mondo borghese e cittadino, a cui la visitatrice appartiene. Dopo quarantotto ore l’elegante signora di città era già stufa di quel piccolo paese. In quelle ore fece tutto quello che si poteva fare ad Aci Trezza affermando di non capire come si potesse vivere lì tutta la vita. Il giornalista rispose che per vivere lì sarebbe stato sufficiente non essere ricco. Verga in tal modo individua nel fattore economico l’elemento di maggior distinzione fra borghesi e popolo.

Tema principale: La vita secondo Verga è paragonabile a "l’ideale dell’ostrica": hai sempre paura che il coltello del palombaro ti stacchi dal tuo mondo. In "Fantasticheria" è quindi espressa l'ideologia di Verga. Essa si basa appunto su quello definito "ideale dell'ostrica" che rimane sempre attaccata al suo scoglio. Questo vuol dire attaccamento ossessivo al luogo d'origine, che non prevede cambiamenti sociali. Verga ha una visione ciclica, una visione del ritorno. Quest'ideologia è il frutto del pessimismo di Verga, di ciò che pensa della vita, che non si può cambiare mai. Egli trova così supporto nel pessimismo, nelle leggi che regolano l'uomo, ha un'ideologia conservatrice, che tende a conservare e non ammette passaggi, quindi ogni persona è ancorata al suo strato sociale e non può distaccarsene.

Analisi dei personaggi: Il personaggio principale della novella è il destinatario della lettera: una ricca e nobile signora con un carattere incontentabile che assieme all’autore decide di trascorrere un po’ di tempo nel paese di Aci Trezza, caratteristico per quel mondo pittoresco di pescatori. Ma dopo quarantotto ore decide di andarsene affermando: "Non capisco come si possa viver qui tutta la vita". La dama dell’alta società rispecchia quindi la diversità tra classi sociali che il Verga tiene a sottolineare: prima affascinata dal paese ricco di attività di pesca e caratteristico per il dolce ambiente marino, ora annoiata e stufa della monotonia del villaggio, ma anche malinconica verso la sua società ben diversa da quella dei pescatori…

Analisi dell’ambiente: La vicenda narrata dall’autore nella lettera ci proietta nel paese di Aci Trezza, dove egli passò circa due giorni in compagnia di una ricca signora borghese. Il paese, "fra quegli scogli giganteschi, incastonati nell’azzurro", è il tipico paesaggio siciliano di pescatori, per cui la nobildonna decise di passarci qualche giorno. La descrizione di Aci Trezza è essenziale per capire la situazione narrata nella lettera ed è fatta in maniera semplice e saltuaria: vengono descritti prima l’ambiente e le case del paese, poi alcuni abitanti che i due protagonisti hanno incontrato durante il soggiorno, come "il vecchietto" o "i monelli che pullulano il paese" o ancora "la ragazza che faceva capolino dietro i vasi di basilico" e infine l’uomo della barca, tutto in base ai ricordi dell’autore. "Così poco basta perché quei poveri diavoli che ci aspettavano sonnecchiando nella barca, trovino fra loro quelle loro casipole sgangherate e pittoresche che viste da lontano sembravano avessero il mal di mare anch’esse, tutto ciò che vi affannate a cercare a Parigi, a Nizza ed a Napoli".

                                  

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