Il Positivismo

Il Positivismo è la stagione culturale che segue il Romanticismo e che lascerà il posto al Decadentismo, collocabile quindi nel cuore dell’Ottocento, tra il 1830 e il 1880.
Il termine "positivismo" deriva appunto dall’aggettivo positivo, inteso come ciò che è realmente esistente in contrasto con ciò che crea l’uomo. Positivo indica anche ciò che è utile ed efficace. La prima volta che venne utilizzata questa parola fu con Saint Simon, e venne successivamente ripresa da August Comte, il quale ne fece utilizzo per indicare le proprie teorie positive in contrapposizione con le ideologie romantiche che riguardavano per lo più il campo metafisico.

Le tesi principali del Positivismo sono:

Il Positivismo fece però un’eccessiva esaltazione della scienza, facendola diventare quasi come una sorta di religione. La scienza infatti possiede dei limiti che i positivisti avevano superato.



FASI DEL POSITIVISMO:



CONFRONTO POSITIVISMO-ILLUMINISMO:

Il Positivismo è collegato all’Illuminismo perché ne riprende l’esaltazione della scienza, l’abbassamento della metafisica e l’importanza data alla tecnologia.

Tra positivismo ed Illuminismo ci sono però anche delle fortissime divergenza. La seconda corrente di pensiero infatti ha criticato il passato, mentre i positivisti sono conservatori e contro le posizioni rivoluzionarie. L’Illuminismo ha assegnato molta importanza alla scienza ma non l’ha mai dogmatizzata, mentre il Positivismo apprezza la scienza in modo filosofico più che "scientifico", questa disciplina viene cioè divinizzata.



CONFRONTO POSITIVISMO-ROMANTICISMO:

Il Positivismo prende le distanze dal Romanticismo, in quanto conferisce appunto un ruolo dominante alla scienza, e il Romanticismo ritiene di maggior rilievo il sentimento e l’arte.

Ci sono però delle forti affinità tra i due movimenti filosofici:

Torna indietro ---------- Avanti

HOME <FILOSOFIA>