Auguste Comte (1798-1857)

 

VITA
Comte nacque nel 1798 a Montpellier e morì nel 1857. Egli era convinto di inaugurare un nuovo sapere e di far incamminare l’uomo sulla strada del progresso, per poi fondare una religione laica. Studiò all'Ecole Polytechnique e diviene poi insegnante di matematica. Conduce una vita abbastanza monotona e durante la cattedra all'Ecole i molti problemi legati alla vita sentimentale e al lavoro, lo fanno cadere in una profonda crisi che durerà circa 3 anni, e finirà con la sua nuova relazione con Clotilde de Vaux.

OPERE
1822: Piano dei lavori scientifici necessari per riorganizzare la società (1824:Politica positiva)
1830 - 1842: Corso di filosofia positiva
1851 - 1854: Sistema di politica positiva
1855: Catechismo positivista e Calendario positivista

PENSIERO
L'obiettivo principale di Comte era quello di riorganizzare la società che, secondo lui, era caduta in una grossa crisi, dopo l'avvento della Rivoluzione Francese. Tutto ciò su cui si basa la sua "riforma" è caratterizzato dalla società industriale, quella che fonda il sapere e la cultura sulla scienza e la ragione. Egli ritiene che una nazione moderna e ideale sia associata alla società industriale, esaltandone di quest'ultima l'organizzazione, l'ordine, il progresso e lo sviluppo.
La sua filosofia ha il compito di individuare senso e linea di evoluzione del sapere, dal punto di vista generale e non specifico. Il principio regolatore dello sviluppo dell'umanità dal punto di vista della conoscenza è basato sulla legge dei tre stadi:

  1. STADIO TEOLOGICO: costituisce il momento iniziale della civiltà ed è caratterizzato da una spiegazione essenzialistica e soprannaturale dei fenomeni. L'uomo utilizza esclusivamente l'immaginazione. A questa formazione intellettuale, corrisponde sul piano politico un ordinamento teocratico, e la società è costruita tra signoria e servitù. E' lo stadio dell'OSSERVARE
  2. STADIO METAFISICO: le credenze animiste iniziano a non soddisfare più la curiosità dell’uomo. Subentra quindi una spiegazione metafisica dei singoli fenomeni e le entità studiate sono entità e forze astratte. Qui l'uomo si avvale della ragione. All’autorità del sovrano si sostituisce la centralità del cittadino e si instaura una gestione democratica. E' lo stadio dell'ARGOMENTARE
  3. STADIO POSITIVO: porta a compimento il processo di razionalizzazione. Dalla osservazione metafisica si passa alla contemplazione scientifica. La spiegazione dei fenomeni avviene secondo leggi invariabili (relazioni costanti). Il modello di società ideale è quello basato sull'industria. E' o stadio del RAGIONARE SCIENTIFICAMENTE

Secondo il filosofo il primo compito dello scienziato è quello di formulare delle leggi, per poi attuare delle ipotesi ed infine una prassi.

Secondo Comte la scienza ha una nuova concezione: non è assolutamente legata a metafisica (che spiega le cose con cause prime e finali, inaccessibili alla nostra facoltà intellettuale), o empirismo ( che si fonda solo sull'osservazione di fenomeni che si accumulano e non vengono spiegati coerentemente). La nuova scienza è data da osservazioni+ragionamento, individua le leggi invariabili o relazioni costanti tra fenomeni, che consentono una previsione, che a sua volta consente l'azione. Come per Bacone anche per Comte è fondamentale il dominio dell'uomo sulla natura.

Egli classifica le scienze in due categorie: fisica inorganica (fisica e astronomia) e fisica organica (sociologia, biologia e chimica). Il fine di Comte è quello di fondare la sociologia come una scienza positiva, in quanto le altre discipline sono già positive. Infatti queste sono classificate come scienze naturali e col criterio che va dalla generalità e semplicità alla specificità e complessità (semplicità decrescente e complessità crescente). Accanto alla classificazione naturale vi è quella storica, che ricostruisce il modo in cui le scienze hanno raggiunto lo stadio positivo. Ciascuna è passata infatti attraverso i tre stadi di sapere e hanno cambiato la loro funzione: dall'astrologia si è passati all'astronomia, da magia e alchimia a fisica e chimica. La scienza sempre perfetta che sta alla base di tutte le altre è però la matematica. Mancano la logica e la psicologia, che sono: la prima dipendente dalle altre (non può essere a sé), in quanto non vi sono regole astratte che sono comuni alle cinque scienze fondamentali e non ad essa; la seconda non è accettata poiché definita illusoria a causa della pretesa del pensiero si studiare se stesso.

La sociologia è la scienza per eccellenza anche se non ha ancora raggiunto lo stadio positivo, poiché troppe persone interpretano ancora la società secondo la teologia o la metafisica. La sociologia deve invece considerare i fatti come se fossero regolati da leggi sociali necessarie naturali, ma che non possono essere associati alle leggi della natura perché più complesse. Essendo l'uomo un "animale sociale", la sua vera scienza è appunto la sociologia. L'uomo, come sosteneva anche Hegel, non deve tendere all'individualismo, ma a vivere con gli altri in modo sempre migliore. Deve tendere a perfezionare costantemente il rapporto sociale.
La sociologia si divide in statica e dinamica: la prima considera i fattori di coesione sociale e studia le relazioni tra le parti di un sistema sociale (istituzioni, costumi, tradizioni, ideali, ecc.), mentre l'altra studia le leggi di sviluppo della società, quindi l'evoluzione di istituzioni giuridiche, politiche e sociali. La statica è associata a una teoria dell'ordine sociale, la seconda alla teoria del progresso, per cui gli scienziati dovrebbero prendere in mano il governo della società.
I metodi d'indagine che la sociologia dovrebbe seguire sono tre: quello patologico, con cui si studiano i disordini e le perturbazioni sociali (rivoluzioni, ecc.); quello comparativo, col quale si descrivono le differenze e le analogie tra sistemi sociali umani diversi o simili e fra questi e i sistemi sociali animali; infine quello genetico, che in base alla condotta di individui di uno stesso gruppo sociale e l'organizzazione di questi, ricostruisce lo studio della società. Purtroppo per Comte però la sua società utopica nei suoi anni non poteva essere applicata, poichè le lotte tra classi emergenti industriali e aristocrazia erano molto frequenti.

Con la sociologia si può giungere alla politica, quest'ultima basata sulla morale. Si tratta quindi di studiare anche la morale, cioè la funzione di far capire agli uomini l'importanza di vivere con altri uomini. La morale finora conosciuta dev'essere sostituita dalla nuova morale terrena, non più celeste. La nuova morale deve essere terrena, positiva e basata sull'industria. Nella concezione positiva della morale, essa è associata alla politica, poichè nella società positiva e industriale, la politica non è più un esercizio di potere del più forte sul più debole, essendo questa una scienza. Alla guida della nuova politica saranno gli imprenditori (potere temporale), mentre agli scienziati spetterà il potere spirituale.

Il Positivismo diventa una vera e propria religione e l'umanità positiva viene ora vista come un Grande-Essere e gli dei e gli eroi venerati saranno i benefattori della specie, coloro che hanno lottato per il progresso.

 

                                     

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